Il 25 aprile non si tocca. Grillo, dichiarando che il 25 aprile è morto, dimentica quello che è successo prima di quel giorno e ridà il fiato alle mai sopite tendenze antidemocratiche.
La democrazia, oggi, è a rischio? La Costituzione non è rispettata, specialmente da chi dovrebbe garantirla? Il consociativismo è la negazione della democrazia? è innegabile.
Si può superare questo drammatico momento solo rimettendo al centro i valori della resistenza, i valori per i quali molti italiani hanno sacrificato la propria vita. I valori di libertà, di democrazia, hanno portato i partigiani all’estremo sacrificio. Si sono sacrificati per garantire anche gli italiani che subivano e forzatamente, o nell’indifferenza, accettavano una presenza nazi-fascista. Non è retorica; è quello che è successo realmente.
Come sono lontani quei valori quanto leggo di politici che vorrebbero escludere dalla vita democratica chi esprime la propria opinione con l’astensione al voto o che ritiene insignificante l’espressione di qualche migliaio di elettori attraverso la rete.
Ho riletto, ieri, 25 aprile, alcune delle ultime lettere dei partigiani condannati a morte e mi sono commosso. Ho letto alcuni poster di nostalgici neo-fascisti, anche sul blog di Grillo, e mi sono irritato. Bisogna zittire e non consentire affermazioni quali “i partigiani sono degli eroi e dei martiri perchè la storia è dei vincitori”. E’ un’idiozia. Rispetto le opinioni anche non condivise, ma non le opinioni fasciste e neo-fasciste. Sono la negazione della Storia quella che testimonia, in questo paese, vent’anni di ingiustizie, soppressione delle libertà, anche quelle più elementari, e della democrazia, senza dimenticare i milioni di morti inutilmente solo per soddisfare il desiderio egemonico di un dittatore.
E’ vero, anche dall’altra parte ci sono stati morti. I partigiani, però, sono morti per la libertà, i fascisti sono morti per reprimerla. Non dobbiamo mai dimenticarlo, non è la stessa cosa.
Il fascismo è arrivato al governo per garantire la governabilità e lo strumento che lo ha consentito è stata la “Legge Acerbo” che prevedeva un “premio di maggioranza” per il partito che raggiungeva il 25% dei voti nella consultazione elettorale. Fu l’ultima consultazione elettorale democratica. Quante comunanze con la situazione attuale. Il Governo delle “Larghe Intese” è lo stesso strumento, anche se camuffato.
Perchè Grillo non ha dichiarato, con la sua denuncia degli atti antidemocratici di questi ultimi mesi, che bisognava rilanciare e rinvigorire i valori ed il significato del 25 aprile? sarebbe stato più credibile e coerente.
Condivido la mancata adesione alla rielezione del Presidente della Repubblica e la posizione nei confronti del Governo Letta. Condivido pure l’affermazione che sono atti antidemocratici. E’ la posizione anche di SeL che, però, rafforzando il significato del 25 aprile le ha dato maggior valenza.