Ho già espresso le mie opinioni ma non posso esimermi da integrarle perché mi sembra che si facciano proclami senza tener conto delle regole, cioè delle leggi.
Parrebbe che la delibera di Idrolario sia sospesa in attesa di un fantomatico parere legale. Ma di che cosa stiamo parlando? Un parere, è il significato letterale della parola stessa, non è altro che l’opinione, più o meno autorevole, di un professionista che è facilmente opponibile da un parere diverso e contrario. Per favore, smettiamola con i pareri che costano e non servono a nulla. Possono far comodo ma non fanno testo. È un abitudine; già abbiamo un amministratore unico, quello di Lario Reti Holding, che potrebbe non essere tale perché non si è tenuto della sua decadenza semplicemente sulla base di un parere. Ho usato “potrebbe”, condizionale, perché è semplicemente un mio parere. L’unico organismo preposto ad esprimere giudizi, non pareri, è la Magistratura, contabile o ordinaria, alla quale è demandata la funzione di interpretare e applicare le leggi.
Mi associo all’ex Sindaco di Merate, Andrea Robbiani, e al direttore di Merateonline, che auspicano l’intervento della Magistratura perché, organismo terzo, può esprimere un giudizio chiaro, oggettivo, esaustivo e definitivo.
E’ necessario però un intervento autonomo, magari da parte della Procura della Repubblica, stante l’interesse pubblico e generale, in quanto, tecnicamente, non credo sia possibile un’azione da parte dei Comuni in causa non essendo opponibile una delibera che non è stata approvata da parte dei Comuni favorevoli, perché la delibera può essere impugnata solo dai soci dissenzienti, assenti o astenuti che, a loro volta, non possono far ricorso alla Magistratura perché la delibera non è stata approvata.
Incredibili sono anche le minacce di dichiarazione di insolvenza di Idrolario da parte di Idroservice. Pur indirettamente, i soci dell’una sono gli stessi dell’altra. Se Idroservice promuoverà un’azione esecutiva nei confronti di Idrolario per far emergere lo stato di insolvenza ci troveremmo in una paradossale situazione dove gli stessi Comuni creditori azionano se stessi perché debitori. Sarebbe solo l’affermazione che non esiste il “controllo analogo” necessario per l’affidamento a Idroservice. In questo caso potremmo affermare che i Comuni contrari alla proposta della recente assemblea di Idrolario hanno avuto ragione correttamente interpretando la illegittimità dell’operazione.
Mi stupiscono anche le affermazioni del Sindaco di Garlate, Giuseppe Conti.
I mutui dei Comuni, l’ho già precisato nel mio precedente intervento, dovrebbero essere pagati, dal 1.1.2014, da Idroservice, affidataria del servizio. I mutui e relativi oneri, sono parte della tariffa e i Comuni dovrebbero fatturare alla società affidataria, Idroservice, l’uso degli impianti per un importo corrispondente alle rate di mutuo. Così prevede il Piano tariffario della Provincia e gli indirizzi generali di settore.
Si vuole, forse, continuare a far pagare a Idrolario costi che non le competono per consentire a Idrolario o a Lario Reti Holding di fare utili. Ovviamente tutto sulla testa degli utenti che pagano tariffe più elevate del dovuto.
Ma, Giuseppe Conti, va oltre. Accusa il Comune di Merate di beneficiare di un “ricco” canone, da Lario Reti Holding, per la concessione delle reti gas. Conti ha ragione. Ma Conti, all’epoca Presidente del Consiglio d’Amministrazione di “Adda Gestione Energie spa”, ne ha sottoscritto i contratti; se ne accorge solo adesso? Il Comune di Merate ha solo curato i propri interessi, è Giuseppe Conti che, probabilmente, ha sbagliato i conti. Chissà perché imputa ad altri le proprie responsabilità? Qualcuno, il sottoscritto, gli aveva detto che l’operazione era sbagliata. Non sto esponendo pareri o opinioni ma fatti documentati.
Su una cosa concordo con Giuseppe Conti; bisogna accertare le responsabilità di chi ha creato questa situazione. Dovrebbe però analizzare la costituzione di Lario reti Holding, gli affidamenti e gli appalti illegittimi, la distrazione di parte della tariffa a favore di Lario Reti Holding, i bilanci approvati in contrasto con i deliberati dei Consigli di Amministrazione e dei Collegi sindacali, che lo hanno visto tra i protagonisti, e, ultimo, la sottovalutazione dei pareri di legittimità del Collegio Sindacale, organo preposto alla vigilanza del rispetto dello Statuto e della Legge.
Ma, che cosa sta succedendo?