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commenti dei politici italiani - Partito Democratico

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pdPartito Democratico

 

Vannino Chiti: “Grande soddisfazione. La Corte ha adottato la scelta più giusta. Il crocifisso rappresenta un simbolo religioso che è presente nella radice storica e culturale dell’Italia e di molti altri Paesi. Non contrasta in nessun modo con la libertà di religione o di educazione. Il crocifisso non può rappresentare per nessuno ragione di oppressione, costrizione o intolleranza. Per i cristiani è un simbolo di fede. Per tutti è motivo di solidarietà e amore”.

Enrico Farinone: “Ora mi auguro che questa sentenza sia accettata senza ulteriori strascichi. Il crocifisso è un simbolo di riconciliazione, dispiace che qualcuno invece lo abbia visto come un simbolo di divisione”.

Stefano Graziano: “‘L’unione Europea che nega le radici cristiane riconquista credibilità, dando una sconfitta alla cultura laicista e ideologica che rischia di minare le basi della nostra identità culturale. La sentenza sull’esposizione obbligatoria del crocifisso nelle aule delle scuole è una piccolo grande segnale di speranza nella battaglia per la vera laicità e per la doverosa difesa dei valori dei cattolici”.

Francesca Puglisi: “Il Partito democratico prende atto della sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo e ricorda che l’esposizione del crocefisso nelle scuole pubbliche non è legge dello Stato, ma risale ad una norma regolamentare contenuta nei Regi Decreti del 1924 e 1928. Da allora molto è cambiato nella scuola. Siamo certi che, come sin qui è accaduto, il grande buon senso e rispetto delle sensibilità di tutti continuerà a far vivere in armonia ogni comunità e autonomia scolastica”.

Antonio Rusconi (3.11.2009): "Il crocefisso non è solo un fatto religioso, ma testimonia da secoli la tradizione di fede e di cultura di cui il cristianesimo ha intessuto la nostra cultura. Non è un segno che divide e non è irrispettoso verso altre religioni. Quindi, il buonsenso prima che la norma testimonia che esso è presente nella gran parte degli uffici e delle famiglie del nostro Paese, a testimonianza di valori culturali e non solo religiosi. Per questo non penso possa essere offensivo per nessuno".

Pierluigi Bersani (4.11.2009): "Un'antica tradizione come il crocifisso non può essere offensiva per nessuno. Penso che su questioni delicate come questa, qualche volta il buonsenso finisce di essere vittima del diritto".

Walter Veltroni (4.11.2009): “tutti quanti ci siamo sentiti chiamati in causa, sia laici sia cattolici. Bisogna dire no ad un mondo che si chiude in una dimensione identitaria dove per definire se stessi bisogna negare di altri''.

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