remova
Giuseppe Garibaldi
Nizza 04 luglio 1807
Caprera (La Maddalena) 02 giugno 1882


aforisma
I pochi giorni passati in Napoli dopo l’accoglienza gentile fattami da quel popolo generoso, furono piuttosto di nausea, giustamente per le mene e sollecitazioni dei sedicenti cagnotti delle monarchie - che altro non sono in sostanza che dei sacerdoti del ventre – aspiranti immorali e ridicoli – che usarono i più ignobili espedienti per rovesciare quel povero diavolo di Franceschiello – colpevole di essere nato sul marciapiede di un trono – per sostituirlo del modo che tutti sanno.
Memorie autobiografiche – Giuseppe Garibaldi–- (3° per. Cap. XIV, p. 388)
Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s'inoltra, e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga coll'impostura in cui è maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico: in conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d'un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare. E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada
Giuseppe Garibaldi - testamento

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