remova
Sitting-bull (Toro Seduto)
Grand River (U.S.A. - Dakota del Nord, Dakota del Sud, Missouri 01 gennaio 1831
Fort Yates (U.S.A. - Dakota del Nord) 15 dicembre 1890

Famoso capo indiano americano (chiamato anche Hú?kešni, cioè "Lento", a causa della sua abitudine di ben riflettere prima d'agire), è ricordato nella storia statunitense e dei nativi per aver mobilitato più di 3.500 guerrieri Sioux e Cheyenne nella famosa Battaglia di Little Big Horn, dove ottenne una schiacciante vittoria sul colonnello George Armstrong Custer del Settimo cavalleggeri, il 25 giugno 1876.
Toro Seduto ritornò nella Riserva Indiana di Standing Rock nel Dakota del Sud. Temendo che progettasse di fuggire dalla Riserva assieme ai praticanti della Danza degli spiriti, le autorità dell'Agenzia Indiana decisero di arrestarlo con alcuni suoi uomini, anche se Toro Seduto non era un loro sostenitore. Durante lo scontro tra i pellerossa e la Polizia locale, generato dal tentativo di portare via il capo indiano all'alba del 15 dicembre 1890, Toro Seduto e suo figlio Piede di Corvo vennero assassinati a colpi di pistola da alcuni componenti del comando incaricato della cattura.
Il corpo di Toro Seduto venne sepolto a Fort Yates, e nel 1953 la sua salma fu riesumata da alcuni discendenti Lakota e venne trasferita nella Contea di Corson, poco distante da Mobridge, sempre nel Dakota del Sud, dove il capo indiano aveva trascorso la sua giovinezza. Toro Seduto riposa in quello che oggi è riconosciuto come Sitting Bull Monument.


aforisma
È strano, ma vogliono arare la terra, e sono malati di avidità. Hanno fatto molte leggi, e queste leggi i ricchi possono infrangerle, ma i poveri no. Nella loro religione i poveri pregano, i ricchi no. Tolgono denaro ai poveri e ai deboli per sostenere i ricchi e i potenti.
(citato in La terra è la nostra madre)

La vostra gente stima gli uomini quando sono ricchi: perché hanno molte case, molta terra, molte squaw, non è così? [...] Bene, diciamo allora che il mio popolo mi stima perché sono povero. Questa è la differenza!
(Toro Seduto a un giornalista del New York Herald, 16 novembre 1887)

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete.
Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro.
Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri.
È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.

Quando sarai pronto a morire sarai grande abbastanza per vivere.

Se il grande spirito mi avesse voluto bianco, mi avrebbe creato così. Ha messo nei vostri cuori alcuni desideri ed altri nel mio... ben diversi. Non è necessario per un'aquila essere un corvo.

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